Alessandro Biggio, Irene Dioniso, Nona Inescu, Kyriaki Goni, Lucia Pizzani, Natália Trejbalová, Rachel Youn
Alessandro Biggio
Antonio Calderara, Alessandro Manfrin, Cosimo Pichierri, Marta Pierobon, Lisa Ponti, Alessandra Spranzi, Marco Strappato, Franco Vimercati
Bora Baboci, João Freitas, Enej Gala, Albano Hernandez, Mehdi-Georges Lahlou, Mirthe Klück, Leonardo Meoni, Giovanni Oberti, Oscar Abraham Pabón, Eugenia Vanni, Xiao Zhiyu, Francesco Carone
Bora Baboci, Adam Bilardi, Enej Gala, Cecilia Granara, Julien Monnerie, Jessy Razafimandimby, Ambra Viviani
Giulio Delvè, João Freitas, Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Giovanni Oberti, Oscar Abraham Pabón, Namasal Siedlecki, Jamie Sneider, Eugenia Vanni, Xiao Zhiyu
João Freitas, Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Oscar Abraham Pabón, Eugenia Vanni
Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Eugenia Vanni, Serena Vestrucci
Sara Enrico, Helena Hladilovà, Pietro Manzo, Giovanni Oberti
Home alone, prima mostra personale di Davide Sgambaro (Padova, 1989) in galleria, è un racconto disarmante ed essenziale, lucido nella forma e profondo nei contenuti. Attraverso quattro serie di lavori, l’artista dà corpo a sentimenti contrastanti che si annidano tra affetto e abuso, tra fanciullesco e violenza, invitandoci a riflettere su emozioni tristi, spesso rimosse. Non è la prima volta che Sgambaro affronta questi temi: da anni la sua ricerca si muove lungo i margini del dolore e della memoria, traducendoli in un linguaggio visivo minimale e radicale. Home alone è anche un’esperienza da vivere e da raccontare: ogni presenza, anche la più lieve, si intreccia con i corpi, i materiali e le tecniche utilizzate, restituendo il fantasma di un trauma passato. Un passato che abita lo spazio e lo svuota, lasciando emergere un senso di horror vacui, dove il vuoto non è assenza ma memoria.