HomeExhibitionsAND THE GROWND BEGINS TO BREATHE and the water begins to mold

Mostre


In Corso

AND THE GROWND BEGINS TO BREATHE

Alessandro Biggio, Irene Dioniso, Nona Inescu, Kyriaki Goni, Lucia Pizzani, Natália Trejbalová, Rachel Youn

13 Jun 2025 — 06 Sep 2025
AND THE GROWND BEGINS TO BREATHE and the water begins to mold

Alessandro Biggio

12 Jun 2025 — 06 Sep 2025

Future

Archivio

HO L’IMPRESSIONE CHE MI MANCHI QUALCOSA

Marco Andrea Magni

25 Apr 2025 — 06 Jun 2025
You can see anywhere, even underground

Antonio Calderara, Alessandro Manfrin, Cosimo Pichierri, Marta Pierobon, Lisa Ponti, Alessandra Spranzi, Marco Strappato, Franco Vimercati

21 Feb 2025 — 28 Mar 2025
ARTE FIERA 2025 | Eugenia Vanni

Eugenia Vanni,

04 Feb 2025 — 07 Mar 2025
ARTE FIERA 2025 | Leonardo Meoni

Leonardo Meoni

04 Feb 2025 — 07 Mar 2025
Artissima 2024

João Freitas, Oscar Abraham Pabón

30 Oct 2024 — 02 Nov 2024
Tournèe

Eugenia Vanni

15 Oct 2024 — 06 Dec 2024
Ulìa Art Projet 2024

Bora Baboci, João Freitas, Enej Gala, Albano Hernandez, Mehdi-Georges Lahlou, Mirthe Klück, Leonardo Meoni, Giovanni Oberti, Oscar Abraham Pabón, Eugenia Vanni, Xiao Zhiyu, Francesco Carone

19 Jul 2024 — 06 Sep 2024
SOWING THE SEED OF CARE

Bora Baboci, Adam Bilardi, Enej Gala, Cecilia Granara, Julien Monnerie, Jessy Razafimandimby, Ambra Viviani

25 May 2024 — 11 Jul 2024
Talking to the wall

Oscar Abraham Pabón

21 Mar 2024 — 09 May 2024
I luoghi e le cose

Leonardo Meoni

13 Oct 2023 — 09 Dec 2023
ULIA ART PROJECT 2023

Giulio Delvè, João Freitas, Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Giovanni Oberti, Oscar Abraham Pabón, Namasal Siedlecki, Jamie Sneider, Eugenia Vanni, Xiao Zhiyu

28 Jul 2023 — 02 Sep 2023
un telo nero bucato, un cielo nero stellato

Giovanni Oberti

01 Apr 2023 — 20 May 2023
"Appunti 1942-1993"

Xiao Zhiyu

28 Jan 2023 — 17 Mar 2023
Chapter V

João Freitas

21 Oct 2022 — 19 Nov 2022
Chapter IV

Mirthe Klück

22 Sep 2022 — 16 Oct 2022
Chapter III

Marco Andrea Magni

24 Jul 2022 — 06 Aug 2022
Chapter II

Oscar Abraham Pabón

12 Jul 2022 — 22 Jul 2022
Chapter I

Eugenia Vanni

22 Jun 2022 — 08 Jul 2022
I MAESTRI DEL COLORE

João Freitas, Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Oscar Abraham Pabón, Eugenia Vanni

07 May 2022 — 04 Jun 2022
ARTEFIERA Bologna

Eugenia Vanni, Michele Tocca

22 Jan 2020 — 25 Jan 2020
STATI D'ANIMO

Emanuele Becheri

24 May 2019 — 11 Jul 2019
FUGGISOLE

Marco Andrea Magni

16 Feb 2019 — 12 Apr 2019
Non siamo soliti ricordare le cose che accadranno

Serena Vestrucci

16 Nov 2018 — 11 Jan 2019
Artissima2018

Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Serena Vestrucci

31 Oct 2018 — 03 Nov 2018
Isolated moments

João Freitas

14 Sep 2018 — 04 Nov 2018
Tears in the rain. Mirthe Klück

Mirthe Klück

04 May 2018 — 06 Jul 2018
miart 2018

Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Eugenia Vanni, Serena Vestrucci

10 Apr 2018 — 13 Jul 2018
Il Paradigma di Kuhn – atto secondo
26 Jan 2018 — 27 Feb 2018
Il Paradigma di Kuhn – atto primo
20 Jan 2018 — 30 Mar 2018
Ogni colore dipinge se stesso e anche gli altri

Eugenia Vanni

29 Sep 2017 — 10 Nov 2017
Extra Moenia

Helena Hladilovà, Namsal Siedlecki

28 Jun 2017 — 10 Sep 2017
Miart 2017

João Freitas, Marco Andrea Magni, Oscar Abraham Pabón

12 Apr 2017 — 15 Apr 2017
Lo Spazio Punto

Marco Andrea Magni

05 Dec 2016 — 17 Feb 2017
An Archaeology of The Oath

Oscar Abraham Pabón, Eugenia Vanni

30 Sep 2016 — 27 Nov 2016
Notte in Bianco

Serena Vestrucci

01 Apr 2016 — 27 Jun 2016
Lotteria Immanuel

Christian Manuel Zanon

18 Jan 2016 — 03 Mar 2016
Tapping in The Dark

Edith Dekyndt, Sophie Giraux, Mario De Brabandere

21 Sep 2015 — 20 Nov 2015
To Be Titled

João Freitas

01 May 2015 — 24 Jun 2015
Vaalbara

Giovanni Giaretta, Renato Leotta, Cesare Pietroiusti

16 Feb 2015 — 11 Apr 2015
Allegoria #2. La Pittura Oltre se Stessa

Angelo Sarleti, Michele Tocca

18 Sep 2014 — 18 Nov 2014
Point of View Pitture Imperfette

Sara Enrico, Helena Hladilovà, Pietro Manzo, Giovanni Oberti

15 Mar 2014 — 25 May 2014
De Sculptura

Giulio Delvè, Namsal Siedlecki

23 Sep 2013 — 15 Nov 2013
RSVP Arte contemporanea in spazi privati

Emanuele Becheri, Ettore Favini

14 May 2013 — 14 May 2013
Il Primo Giorno di Sole

Serena Fineschi

03 May 2013 — 29 Jun 2013
Genealogia #3

Francesco Carone

08 Mar 2013 — 29 Apr 2013
Più Giovani di Così non si Poteva

Marco Andrea Magni

26 Oct 2012 — 04 Jan 2013
Mein Gebiet

Luca Cutrufelli

21 Jun 2012 — 30 Jul 2012
Genealogia #2

Giovanni Ozzola, Remo Salvadori

16 Mar 2012 — 29 Apr 2012
Genealogia #1

Emanuele Becheri, Carlo Guaita

21 Sep 2011 — 10 Nov 2011

AND THE GROWND BEGINS TO BREATHE and the water begins to mold


Alessandro Biggio

12 Jun 2025 — 06 Sep 2025
Limonaia, Villa Griccioli , Montechiaro
A cura di: FuoriCampo e Giacomo Pigliapoco


La Limonaia di Villa Griccioli a Montechiaro si apre per la prima volta all’arte contemporanea con un progetto espositivo pensato appositamente per questi spazi. La galleria FuoriCampo presenta l’intervento di Alessandro Biggio come parte della mostra and The ground begins to breathe a cura di Giacomo Pigliapoco.

L’opera di Biggio si inserisce in questi ambienti per la sua attinenza al processo di trasformazione che vede nel mondo naturale la sua origine e fine, da cui trae i materiali e un immaginario che riporta a simboli arcaici legati alla terra e alla vita. Le sue sculture trasmettono un senso di primitivo da molteplici punti di vista: nella semplicità della forma dei coni, quasi elementi totemici di riti ancestrali, come nella fattura delle sculture di schiuma poliuretanica sospese, un’eco di un’era primordiale in cui la materia informe trova l’unità del concetto puro.
Opere nelle quali è possibile rintracciare l’inquietudine della forma che guida il suo operare e che si manifesta secondo due movimenti antitetici ma coerenti. Da una parte l’intento di dare forma ad un materiale volatile ed impalpabile come la cenere; priva apparentemente di proprietà strutturali, impastata con acqua attiva - evidentemente - misteriosi legami molecolari condizionati da tutto il processo: dalla provenienza e stagionatura del legno combusto, fino alle condizioni ambientali di umidità e temperatura nelle quali viene plasmata la figura. D’altra parte le schiume evidenziano il bisogno opposto ma speculare di non controllare la forma affidando ancora al processo “naturale” del materiale sintetico lo sviluppo congenito dell’opera. L’artista si muove dunque all’interno di un contesto che conosce solo in parte, ed è proprio questa condizione funambolica dentro e fuori ad un processo - come un alchimista che non intende dominare la materia - che distingue la sua pratica di lavoro; un procedere empirico non interessato a scoprire la legge che regola il fenomeno, la causa, l’effetto, ma che si affida piuttosto alla libera volontà della materia di condensarsi in opera o ritornare cenere.
Jacopo Figura



La limonaia, che fino a poco tempo fa custodiva il sonno invernale degli agrumi, accoglie ora una vegetazione diversa: forme silenziose, sculture vibranti, residui delicati di materiali effimeri. Le opere di Alessandro Biggio, sospese tra movimento e immobilità, non imitano semplicemente la natura, ma rivelano piuttosto un ecosistema precario, fragile, plasmato continuamente da forze invisibili riconducibili ad acqua, vento e fuoco.
Le sue sculture in schiuma poliuretanica espansa nascono da un processo liquido, lento, quasi biologico. Non sono mai del tutto ferme: vibrano, si torcono, manifestano una crescita irregolare, sospesa e priva di radici. Filamentose e massicce, porose e in tensione, queste forme germinano spontaneamente, modellate da correnti d’acqua e flussi d’aria, affidate alla naturalezza del caso.
Attorno a esse, i coni di cenere scandiscono lo spazio come reliquie di una trasformazione già avvenuta. Residui bruciati di elementi organici, queste forme minimali evocano un gesto rituale, l’eco dispersa di un fumo lontano, le tracce silenziose di un fuoco spento. Parlano la lingua ancestrale dei resti, quella dell’inizio: sono assemblaggi di materia viva, pronti a farsi nutrimento e a generare nuove possibilità dalla cenere stessa.
Se le schiume evocano il processo generativo e trasformativo della vita, i coni ne celebrano il ritorno alla terra, in un ciclo di nascita e dissolvenza. L’insieme forma un ecosistema delicato e silenzioso, in equilibrio, dove la materia si lascia attraversare, dove non si distingue più se ciò che nasce è vegetale, minerale o umano.
Giacomo Pigliapoco


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